Ultima modifica: 28 Giugno 2021

I lavori dei nostri ragazzi alla mostra sul Ponte Vecchio

 

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Inaugurata oggi a Palazzo Bonaguro dal sindaco Elena Pavan la mostra dedicata alla conclusione dei lavori del nostro Ponte Vecchio.
I nostri ragazzi sono stati invitati a realizzare un elaborato che celebrasse questo momento, ma che fosse anche occasione di riflessione sulla simbolicità del ponte stesso.
I risultati sono stati straordinari!
Invitiamo tutti a visitare la mostra, che sarà aperta dal 26 giugno al 28 agosto nei seguenti orari: venerdì 15.30-19.30; sabato 10-19; domenica 15.30-19.30.

Ecco alcuni lavori multimediali e riflessioni dei nostri ragazzi della secondaria sugli elaborati realizzati:

IL PONTE DI CARTE Abbiamo scelto di realizzare questo lavoro, utilizzando le carte da gioco, perché secondo noi ricordano un ambiente casalingo e familiare. Le carte da gioco per noi rappresentano la tranquillità e la compagnia, che in questo periodo nonostante gli incontri online tra compagni e insegnanti, in videolezione, manca un po’ a tutti. Per noi è stato importante dedicarsi a questo progetto, perché ci ha resi più uniti.  Il significato che abbiamo deciso di dare al ponte, è stata la parola ”unione”, perché questa ci ha fatto venire nostalgia del passato, quando tutti ci trovavamo in compagnia senza mascherina e senza leggi che denunciassero chi non la indossasse e proprio per questo abbiamo deciso di utilizzare questo termine, che viene in riferimento anche ai nostri stati d’animo. Non solo, il termine unione può essere riferito a delle cose (carte e immagini), ma anche delle persone (noi). 

Questo progetto è stato dedicato al Ponte di Bassano, il nostro Ponte Vecchio  che non vediamo l’ora di ripercorrere tutti insieme.

Elena Z, Luca M, Alessandro B, Christian S. 3ª B 

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Per il progetto abbiamo scelto di costruire un ponte con i mattoncini Lego. Abbiamo usato vari colori tra cui il nero per simboleggiare il razzismo, il rosso per le discriminazioni che subisce la donna e questi colori e altri formerebbero un arcobaleno per simboleggiare la pace e l’amore che ci dovrebbe essere con ogni essere vivente, per una persona con la pelle di un colore diverso e rispettare le scelte, l’amore e le opinioni che un individuo esprime. Abbiamo scelto questo tema per combattere le discriminazioni che ancora oggi ci sono e che non ci dovrebbero essere ;  per combattere gli stereotipi sulla donna, per combattere le persone che dicono che non si può amare chi si vuole e per combattere l’odio della gente che arriva da paesi di nazionalità diversa dalla nostra. Di conseguenza il nostro intento era quello di esprimere il nostro pensiero su questi argomenti e provare a cambiare qualcosa, anche nel nostro piccolo.

Costanza Passuello e Giulia Gragnoli 3ªB

PONTE DI BRACCIA Abbiamo costruito il nostro ponte utilizzando il programma “Minecraft”: questo gioco è caratterizzato dall’assenza di curve, tutto è formato da cubetti di materiali diversi rendendo un po’ più complicato creare delle forme e strutture. Nella realizzazione ci siamo concentrati sul concetto di unione e fraternità; abbiamo voluto simboleggiare l’uguaglianza fra tutte le persone del mondo, nessuno è diverso, né superiore né inferiore. Le due braccia giganti, una di legno, una di pietra si sostengono a vicenda formando un ponte che collega due montagne che si sostengono, il fiume rappresenta il razzismo.

Prai Iacopo, Vangelista Gregorio, Carraro Christian e Remonato Filippo 3ªB 

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PONTE DI LUCE

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Lucia Politano e Andrea Cortese 3ªB

Quando pensiamo alla parola ponte immaginiamo il  simbolo dell’unione, ovvero del legame che può nascere tra persone, tra popoli di diverse culture,  che costruiscono un ponte che va al di là di queste differenze solo apparenti e superficiali. Queste persone si danno un aiuto reciproco senza lasciare indietro nessuno.Ci ricorda anche il termine di speranza, ovvero fiducia nel futuro e nella collaborazione tra le persone sperando che superino tutte le discriminazioni. Lasciando il passato alle spalle soprattutto le guerre e le discriminazioni dei popoli con la fiducia di un futuro migliore e più “normale”.Immaginiamo un collegamento tra passato e futuro, dove partendo dal passato (l’inizio del ponte)si arriva nel presente andando avanti per raggiungere il futuro (la fine del ponte) senza mai tornare o guardare indietro. Quando bisogna passare da una parte all’altra di un fiume (la vita)serve un ponte che colleghi le due sponde (in questo caso passato e futuro). Passando per esso ti fermi per osservare il paesaggio, in questo caso guardi la tua vita passata riflettendo sui bei ricordi ma anche su quelli brutti, guardando il futuro con la possibilità di far avverare i tuoi sogni. Poi dopo esserti fermato per una breve pausa ad osservare il paesaggio, riprendi il cammino verso i tuoi obiettivi anche se possono sembrare lontani.Per ideare il nostro progetto abbiamo cercato delle notizie che riprendessero il tema della nostra idea di ponte (aiuto,unione, speranza) unendole formando un ponte di notizie.

Pianalto Rebecca e Lazzarotto Maya 3ªB

IL PONTE VECCHIO DELLA A

Il ponte permette il passaggio dal luogo in cui si è ad un altro, superando un ostacolo naturale. Che gioia quando si scopre che c’è un ponte che ci permette l’attraversamento dell’ostacolo!

La nostra vita si può immaginare come una serie di passaggi da un periodo ad un altro (nascita, infanzia, adolescenza, essere adulto, anzianità, vecchiaia e morte); è come se noi dovessimo attraversare una serie di ponti, che ci permettono di conoscere e dare un senso sempre nuovo alla nostra vita, andando a fare esperienze nuove in terre inesplorate.

Il ponte non è solo un’opera architettonica ma è un punto di ritrovo, un riferimento per noi giovani in quanto unisce simbolicamente presente e futuro e non solo due sponde di fiume.

Basti pensare che per i turisti Bassano è quasi esclusivamente il suo ponte.

La storia del ponte di Bassano è stata discontinua, infatti ha subito numerosi crolli, sia dovuti alle piene sia dovuti alla violenza distruttiva dell’uomo durante gli eventi bellici che coinvolsero il territorio bassanese.

Complessivamente la popolazione bassanese dovette ricostruire ben 12 volte il ponte.

In quanto classe, abbiamo deciso di rappresentare il ponte sia in maniera pratica sia sotto forma simbolica.

Cesare, Pietro, Yasser e Marco hanno ricostruito il ponte su Minecraft, la quale app è la più divertente per rappresentare edifici, monumenti o case che risultano molto simili alla realtà.

Anche Ottavia e Nicole, Nicolas e Luigi hanno seguito la stessa strada.

Daria e Carolina invece hanno deciso di ricostruire il ponte con stuzzicadenti colorati, lavoro molto preciso. 

Un disegno in 2d è stato fatto da un’altra componente maschile, e per finire, Giulia, Maya,  Alice e Tommaso hanno preparato un video conclusivo.

Tutti modi per rappresentare l’essere fondamentale del nostro ponte.

Angelica Boaro e Ludovica Rallo di 3A

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